Prodotti certificati per la filiera delle costruzioni

Certificazione di sostenibilità per gli impianti Calcestruzzi delle Marche

Sicurezza e sostenibilità certificate ai massimi livelli per i prodotti degli impianti Calcestruzzi (che da novembre 2023 prenderà il nome di Heidelberg Materials) di Ancona, Falconara Marittima, Loreto e Macerata Villa Potenza. I quattro siti marchigiani hanno, infatti, ottenuto la certificazione internazionale CSC – "Responsible sourcing certificate for concrete and its supply chain", promossa dal Concrete Sustainability Council, associazione fra i cui membri fondatori figurano importanti realtà industriali del settore del calcestruzzo dall’Europa, dagli Usa, dall’America Latina e dall’Asia, così come le principali associazioni europee di riferimento per la filiera, 

Ma cosa significa questa certificazione per chi opera nel mondo delle costruzioni? 

«Lo schema CSC del Concrete Sustainability Council - spiega Andrea Zecchini, Direttore della zona Centro Italia di Calcestruzzi - certifica il processo di approvvigionamento responsabile su tutta la filiera di produzione secondo i principi base della Sostenibilità e nel rispetto di cinque categorie di crediti: pre-requisiti, gestione, sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica». 

L'obiettivo è quello di validare l'intera filiera di processo: dal trasporto al riciclo delle materie prime. Il tutto nel segno della massima trasparenza per garantire prodotti performanti e filiere sicure, responsabili e sostenibili.

«La certificazione CSC degli impianti marchigiani è una opportunità per l’innovazione e il miglioramento della filiera del prodotto calcestruzzo, che continua a essere il materiale da costruzione più usato nel mondo – prosegue Zecchini - Gli operatori del mercato – ovvero le imprese di costruzione e i player che si occupano di investimenti immobiliari – cominciano a capire la differenza tra produttori impegnati seriamente in questo nuovo approccio al business e produttori ancora aggrappati a modelli produttivi del passato. Sempre più viene ci viene richiesta, infatti, una tracciabilità dei nostri percorsi di sostenibilità».

L’attenzione al servizio e alla qualità dei materiali, alla sicurezza e alla sostenibilità si traduce in filiere e processi certificati come appunto la certificazione CSC o la dichiarazione ambientale di prodotto (EPD) che si affiancano alle certificazioni di sistema ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001. La certificazione CSC valorizza, infatti, tutte le buone pratiche aziendali in tema di salvaguardia ambientale, di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, di circolarità dei prodotti e dei processi, di rispetto della legalità, di propensione alla trasparenza delle informazioni e dei rapporti con gli stakeholders lungo tutta la catena del valore allargando la certificazione alla supply chain del cemento e degli aggregati naturali e riciclati.

Questo risultato si aggiunge a quelli già ottenuti da Calcestruzzi sul fronte della sostenibilità, come ad esempio, la nuova gamma dei calcestruzzi sostenibili eco.build in grado di soddisfare le richieste del Green Procurement e la disponibilità dell'EPD per i diversi tipi di cemento e calcestruzzo.

Oggi, gli impianti dell’Area Marche sono impegnati in importanti commesse su opere portuali e autostradali e in forniture conformi ai Crediti Ambientali Minimi (C.A.M.) grazie all’utilizzo in produzione di cementi low-carbon e aggregati riciclati.

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