A scuola di rigenerazione urbana: la pista ciclabile di Crevalcore

Nato in Inghilterra in età vittoriana, il concetto di rigenerazione urbana era stato impiegato per dare una risposta alle condizioni di obsolescenza e degrado di ampie zone delle città inglesi impattate fortemente dall’impetuosa industrializzazione dell’epoca. Il concetto e gli strumenti a questo vincolati si sono ovviamente sviluppati nel tempo e declinati a seconda delle specificità dei vari contesti nazionali (famosi gli interventi del barone Haussmann a Parigi nella metà dell’Ottocento). Oggi, in Italia, il concetto di rigenerazione urbana è strettamente collegato a una serie di normative regionali che hanno consolidato la prassi e l’utilizzo di questo strumento allo scopo di dare nuove funzionalità a spazi urbani degradati o sottoutilizzati, per migliorarne la fruizione dei cittadini e implementarne la propulsività sociale.

Sono numerose le Regioni che hanno legiferato in materia di rigenerazione urbana e fra queste anche l’Emilia Romagna, che ha normato la materia con la nuova legge regionale di governo del territorio (LR 24/2017) che ha tra i suoi obiettivi principali proprio il riuso e la rigenerazione urbana.

In Emilia sono già numerosi i Comuni, grandi e piccoli, che hanno attivato lo strumento, impostando interventi di riuso e rigenerazione urbana per aumentare l'attrattività e la riqualificazione del costruito secondo criteri di sostenibilità e di accrescimento della vivibilità della città pubblica. 

Non si tratta solo dei grandi centri urbani, ma anche di numerose realtà di media e piccola dimensione, come ad esempio il Comune di Crevalcore, che fa parte dell’area metropolitana di Bologna, dove l’Amministrazione ha promosso la salvaguardia e tutela dei valori funzionali ed espressivi dei viali perimetrali del centro storico del capoluogo, oltreché la riqualificazione di corso Matteotti, una importante arteria urbana.

In particolare, i viali perimetrali di circonvallazione del centro storico di Crevalcore sono caratterizzati da un'importante presenza di essenze arboree impiantate per la prima volta a seguito dell’interramento delle fosse (1713) e dello spianamento dei terrapieni (1872) in due fasi successive: dalla fine dell’800 limitatamente al duplice filare esterno di Viale della Libertà e nel 1912 il restante circuito, con l’esclusione dei filari esterni di viale Amendola, previsti, ma mai realizzati. Il sistema del duplice viale di circonvallazione è uno degli elementi peculiari del centro storico crevalcorese, che lo rende non unico, ma comunque riconoscibile dall’esterno, e che conferisce identità e assicura una continuità urbanistica e di relazioni tra centro storico ed espansione urbana.

La progettazione dell’intervento di riqualificazione è stata assegnata dal Comune di Crevalcore allo studio Prisma Ingegneria coordinato dall’ing. Carlo Baietti che si è avvalso della collaborazione dell’arch. Fabio Turrini, il quale ci conferma i parametri progettuali alla base dell’intervento di riqualificazione: «L’intervento mira a risolvere le criticità presenti allo stato attuale (degrado delle essenze arboree, discontinuità e ammaloramento delle pavimentazioni, necessità di regolamentare il traffico e la sosta) nonché a valorizzare, salvaguardare e potenziare le peculiarità e i valori funzionali ed espressivi propri del sistema viale perimetrale, riconoscendone la capacità di conferire identità e qualità a tutto il sistema urbano, quale luogo di permanenza dei segni della storia locale».

Precisa Turrini: «Il rispetto delle essenze arboree esistenti è stato uno dei nostri principali driver progettuali. Proprio per questo abbiamo messo in campo una serie di azioni volte a migliorare le condizioni di vitalità delle alberature e a incrementare la permeabilità del suolo con la creazione di aiuole dimensionalmente idonee. Abbiamo previsto l’adozione di pavimentazioni drenanti per il percorso ciclopedonale, la de-sigillazione e de-asfaltazione del suolo, proprio per migliorare la gestione delle acque piovane. A questi principi progettuali si affiancano una serie di interventi coordinati sulle sezioni stradali con riduzione della larghezza delle corsie carrabili a favore delle aree verdi (anche per migliorare la fruibilità degli spazi da parte dei pedoni e dei ciclisti e quindi un modello differente di fruizione urbana) e la realizzazione di aiuole per il futuro impianto di nuove alberature».

Conclude Turrini: «L’intervento quindi, oltre a restituire ai cittadini un elemento urbanistico importante e nuove e migliori funzioni urbane, avrà anche un impatto ampiamente positivo dal punto di vista ambientale, con il miglioramento della gestibilità del ciclo delle acque piovane grazie all’aumento delle superfici drenanti e permeabili, nonché sulla mitigazione dell’inquinamento atmosferico determinata dalla maggior capacità di assorbimento della CO2, dei metalli pesanti e delle polveri sottili provenienti dagli scarichi degli autoveicoli, garantita dall’incremento delle superfici a prato e dal miglioramento delle condizioni di vitalità degli alberi».

Dal punto di vista esecutivo, il bando di appalto per la realizzazione dei lavori è stato assegnato alla BPD Lavori che ha seguito sia il rifacimento di Corso Matteotti sia l’anello dei viali. L’impresa è stata incaricata di realizzare la nuova rete di raccolta acque piovane e la riqualificazione della pista ciclabile esistente le cui pavimentazioni sono state realizzate in conglomerato cementizio drenante, scelto in sostituzione delle preesistenti pavimentazioni bituminose proprio per la sua migliore capacità di drenaggio delle acque piovane.

Ce lo conferma Alessandro Trovarelli titolare della BPD Lavori srl, impresa romana nata nel 2008 e orientata particolarmente all’innovazione tecnologica e alla ricerca di soluzioni avanzate per il cantiere : «La pavimentazione in calcestruzzo drenante scelta (i.idro DRAIN di Calcestruzzi) ci assicura una grande capacità drenante (con picchi di oltre 1000 litri per metro quadro al minuto, un valore 100 volte superiore a quello di un normale terreno), senza per questo darci problemi sulle capacità meccaniche. Non solo riesce a drenare grandi volumi di pioggia (che sono sempre più frequenti negli ultimi anni) ma, nei mesi invernali, limita moltissimo le possibilità che sulla pista ciclabile si formino fenomeni di gelicidio dovuti a ristagni d’acqua indesiderati. Anche le nevicate attecchiscono meno su questo tipo di pavimentazione, aumentando considerevolmente la sicurezza di pedoni e ciclisti».

Proprio la gestione dell’acqua è stata la principale sfida per BPD Lavori srl sul cantiere, dato che la falda in questa zona è particolarmente superficiale e che i ristagni avevano costretto gli alberi a estendere il proprio apparato radicale particolarmente in superficie.

Inoltre, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, l’impresa ha provveduto al rialzo della quota di imposta della pista ciclabile, per consentire il passaggio degli attraversamenti veicolari a una quota leggermente rialzata, anziché a raso. Si sono ovviamente formate zone depresse che hanno richiesto l’inserimento di diverse caditoie per lo smaltimento delle acque meteoriche.

Un altro importante dettaglio tecnico concordato tra la BPD Lavori srl e la Direzione Lavori è stata quella di inserire, in zone specifiche, la stesa di tessuto non tessuto (TNT) tra il terreno e il sottofondo di appoggio per lo strato di calcestruzzo drenante, proprio per evitare il dilavamento dello strato di misto stabilizzato con l’obiettivo di contenimento massimo del calcestruzzo i.idro DRAIN: tale azione ha comportato durabilità e consistenza con effetto benevolo per le attività eseguite.

La Direzione Lavori e l’Impresa hanno deciso di inserire questi dettagli migliorativi durante l’esecuzione dei lavori, proprio dopo aver verificato che le radici degli alberi si sviluppavano appena sotto la superficie. C’è stato un confronto con i tecnici di Calcestruzzi, proprio per trovare la soluzione tecnica più idonea, con l’obiettivo di migliorare la durabilità dell’opera, dal quale risulta una bella soddisfazione nella collaborazione con il produttore di Bergamo, particolarmente reattivo in un’ottica di problem solving delle problematiche di cantiere.

Sottolinea Trovarelli: «Abbiamo avuto un’ottima impressione del prodotto drenante posato, tanto che lo stiamo proponendo, come variante migliorativa, per un intervento che dovremo eseguire per il Comune di Roma. Si tratta della posa di una pavimentazione antitrauma in un parco giochi per bambini: la posa della pavimentazione drenante in calcestruzzo, sotto lo strato antitrauma, aumenterà drasticamente la durata della pavimentazione (con riduzione contestuale dei costi di manutenzione per l’Amministrazione), eliminando le problematiche dovute al ristagno delle acque». 

«Come Calcestruzzi, siamo particolarmente orgogliosi del lavoro di squadra che siamo riusciti a portare a termine a Crevalcore. i.build, la nostra business unit specializzata nelle pavimentazioni, ha seguito il lavoro dalla proposta iniziale all'acquisizione, fino alla gestione del cantiere- ha detto Marco Sandri, product manager per le pavimetnazioni di Italcementi e Calcestruzzi- . Con l’impresa e i progettisti, insieme ai colleghi Giorgio Bugnolo e Roberto Petrucci, si è instaurato un dialogo particolarmente costruttivo che ha consentito all’Amministrazione di raggiungere i risultati che si era prefissa: non solo la riqualificazione di un importante tassello dell’ambiente urbano, ma anche il miglioramento della sostenibilità ambientale dell’intero anello dei viali.  Aver aumentato la capacità drenante delle aree soggette all’intervento, infatti, avrà notevoli benefici a lungo termine sulla durabilità delle opere eseguite e sulla effettiva salute delle essenze arboree, sia quelle di nuova piantumazione sia quelle che sono ormai un tratto peculiare del tessuto urbano.Sostenibilità ambientale, generazione di valore urbano e miglioramento della vivibilità cittadina: tre aspetti che sono alla base dell’approccio di Calcestruzzi e di Italcementi al mercato, concretizzati nei nostri prodotti che contribuiscono alla trasformazione e al rinnovamento. Guardiamo al futuro, ogni giorno».

Dati progetto

  • Comune di Cravalcore (BO)

    Imprenditore

  • i.idro DRAIN

    Materiale

  • 2020

    Completamento

Posizione

Corso Matteotti
40014 Crevalcore, 190 (Italia)