Cementi e calcestruzzi a ridotta impronta di CO2

Nasce eco.build, la nuova linea di prodotti per città e infrastrutture sempre più sostenibili

Cementi e calcestruzzi sostenibili e di qualità, studiati con l’obbiettivo di ridurre la CO2 e dare vita a un’economia circolare. Sono questi i prodotti della linea eco.build di Italcementi e Calcestruzzi presentati presso la sede di Assimpredil Ance di Milano alla presenza di rappresentanti delle imprese di costruzioni, clienti e progettisti. In collegamento via web anche gli studenti dell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico Tecnologico Carlo Bazzi di Milano, dove si studiano le costruzioni, l’ambiente e il territorio.

«Siamo a Milano, cuore dell’Italia che produce e innova, per lanciare la nuova linea di prodotti sostenibili di Italcementi e Calcestruzzi, studiati e messi a punto per offrire al mercato soluzioni nuove che siano in linea con la nostra ambizione di ridurre l’impronta ambientale dei nostri prodotti e – di conseguenza – delle opere che con essi vengono realizzate» ha detto Roberto Callieri Amministratore Delegato di Italcementi - «Italcementi vuole guidare il cambiamento, come ha sempre fatto da 158 anni a questa parte. Per questo motivo la nostra ricerca si è indirizzata in questi ultimi anni su quella che è la grande sfida di oggi per tutti noi: la sostenibilità. Nei nostri laboratori si fa ricerca e innovazione, con un gruppo dedicato che si pone obbiettivi concreti e offre supporto a imprese e progettisti. Soluzioni costruttive ad alta sostenibilità saranno il vantaggio competitivo del futuro».

A fare gli onori di casa, Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance, l'associazione delle imprese edili operanti nelle province di Milano, di Lodi e di Monza e Brianza e la più importante realtà del settore «La sostenibilità è oggi un valore strategico per il settore delle costruzioni e per questo è fondamentale poter contare sulle innovazioni della catena di fornitura e sul valore ambientale che i prodotti, come il cemento, possono incorporare, perché ogni miglioramento tecnico volto alla riduzione della CO2 è un tassello importantissimo per il raggiungimento della sostenibilità del nostro settore».

Le azioni intraprese da Italcementi nel 2020 hanno consentito di ridurre le emissioni, rispetto al 2019, di circa 10Kg di CO2 per tonnellata di cemento, mentre l’obbiettivo di HeidelbergCement, il gruppo internazionale di cui fanno parte Italcementi e Calcestruzzi, prevede per il 2025 una riduzione del 30% delle emissioni di CO2 nel ciclo di produzione del cemento e per il 2050 un approccio carbon neutral per il calcestruzzo destinato alla clientela.

«Occorreranno anche altri investimenti, per noi come per tutti gli altri operatori del settore cemento. Su questo piano è forte l’impegno di Federbeton, la filiera di settore, le cui aziende sono chiamate a investire ingenti somme: stime preliminari parlano di 4,2 miliardi di euro da qui al 2050. Chiaramente, è uno sforzo che la nostra industria non può sostenere da sola e occorrerà il supporto da parte delle istituzioni, sia sul fronte normativo che su quello degli investimenti necessari a questa complessa ma irrinunciabile trasformazione – ha concluso Calleri».

Ufficio Stampa

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